IOI 2024 in Egitto

Alsalam ealaykum!

Come potreste aver già notato per vie traverse, le IOI 2024 ad Alessandria d’Egitto inizieranno a breve sono praticamente già finite.

Tralasciando le motivazioni, ufficiali e non, che hanno causato la procrastinazione posticipazione della scrittura del diario, speriamo di accontentare i lettori con un resoconto dettagliato e sugoso di questa settimana in Egitto.

Ecco qua i protagonisti di quest’avventura:

TL Giorgio Audrito @harniver (E stiamo pure a ricordarvelo?)
DL Valerio Stancanelli @TheScrasse

ITA1 Luca Baglietto @BestCrazyNoob
ITA2 Alessandro Lombardo @AlesL05
ITA3 Francesco Vercellesi @fve5
ITA4 James Ray Bamber @jamesbamber

DAY -1

La partenza è ormai prossima. Tuttavia, non siamo molto pronti. A dimostrazione del fatto, Valerio dà prova del fatto di essere completamente fatto all’una di notte.

Ecco invece lo stato dei nostri quattro contestant:

(Sì, come potete dedurre dai background con la scritta “IOI 2024” gigante e le palme in realtà le foto non risalgono al day -1 ma al day 1, post quattro ore di sonno. Tuttavia rendono l’idea molto bene.)

Questo è quanto per il day -1! Upvotate per una pubblicazione celere delle prossime giornate.

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DAY 0

Durante il breve e stranamente in orario viaggio in treno @TheScrasse, avendo buggato per 3 ore Sugoroku 5 su AtCoder, inizia ad essere particolarmente affamato. Non riuscendo a placare la fame con la focaccia ligure, appena arrivato a Milano Centrale si reca da Burger King.
@harniver, giunto da poco in stazione, vedendo la foto del panino su Telegram scrive “Sono davanti al Burger King ma non vi ho visto uscire” senza realizzare che siamo letteralmente a due metri da lui.
Dopo poco il team si ricongiunge alla fermata del bus. L’unico intrattenimento del viaggio consiste nel tanto atteso passaggio davanti a casa di @fve5.

Giunti all’aeroporto, dopo una non breve attesa al check-in dietro ad alcuni arabi con le valigie decisamente troppo pesanti, i controlli procedono senza intoppi. Giunti davanti ai gate, facciamo passare il tempo con una partita a biliardino. Successivamente @TheScrasse si reca in un negozio chiedendo alle commesse se possono fargli uno sconto del 25% sulla settimana sudoku. Sostiene nfatti che, essenso uno dei quattro verificatori di sudoku della rivista, ha già risolto un quarto dei sudoku e quindi non dovrebbe pagarli. Ci imbattiamo poi in un evidente presagio per la gara:

Spoiler: non hanno avuto l’effetto propiziatorio sperato.

Ci dirigiamo quindi al gate. Il volo AirArabia ci porterà direttamente ad Alessandria. Alla partenza, dagli altoparlanti vengono trasmesse preghiere arabe per scongiurare la possibilità di incidenti aerei.
Il cibo che avevamo selezionato al momento della prenotazione si rivela sorprendentemente buono, mentre l’acqua costa due euro.

Shish Tawook With Potatoes

All’arrivo procediamo verso i controlli, dove i passaporti di @AlesL05 e @jamesbamber vengono portati in uno stanzino nel retro per poi ricomparire dieci minuti dopo. Stranamente anche le valigie vengono controllate nello scanner. @BestCrazyNoob, non abituato a questa pratica, recupera solo lo zaino e esce dall’aeroporto senza valigia. Se ne accorgerà dieci minuti dopo e dovrà cercare di rientrare nell’aeroporto, impresa non semplice dato che nessuno parla l’inglese.
Usciti definitamente dall’aeroporto, lo step successivo è la ricerca della navetta che dovrebbe portarci ai nostri alloggi. La navetta come da tradizione è introvabile, quindi @TheScrasse cerca di triangolare la nostra posizione utilizzando le centinaia di sedie praticamente indistinguibili presenti fuori dall’aeroporto. Per almeno dieci minuti si alternano ripetutamente:

  • Valerio dice “I see some chairs” mentre è al telefono con un on organizzatore.
  • Il tassista di turno cerca insistentemente di farci salire sul suo taxi.

Troviamo finalmente il nostro accompagnatore, che dà un’ottima dimostrazione di guida sportiva egiziana. Evidentemente la benzina è molto poco costosa in Egitto, come suggerisce il fatto che passiamo a fianco a decine di raffinerie.
Arrivati all’AASTMT [1], dove passeremo la settimana, siamo accolti dal capo supremo delle guide.
Sono le tre di notte e la colazione è alle sei. Sopravviveremo?

Vi lasciamo con il classico sondaggio:

Il capo supremo delle guide assomiglia a:
  • Salah
  • @veluca
  • Trevis Scott
  • Caparezza
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  1. Arab Academy for Science, Technology and Maritime Transport. ↩︎

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DAY 1

Il piano per il day 1 è alzarsi alle 6:30 per fare colazione più tardi possibile. Il piano non riesce: nonostante ci siano 4 sveglie attive alle 6:30, tutti i contestant le ignorano allegramente e si svegliano alle 7:00. Del resto, secondo fwitt, il segreto per essere super carichi è dormire un multiplo intero di 1.5 ore (“You sleep for 4 hours? Not good! You sleep for 3 hours? Nice!”), e con un rapido conto potete dedurre che al risveglio tutti i contestant sono completamente bruciati.

Perché svegliarsi così presto? Ovviamente per andare alla team registration prima della practice! Infatti, a differenza delle altre squadre, arrivate un giorno in anticipo, noi non ci eravamo ancora registrati. Ma è tutto vano, perché ci viene detto dalla nostra mitica guida che la late registration è rimandata a dopo la practice.
Alla practice i contestant dimostrano il loro skill issue implementativo, in parte colpa dell’aria condizionata fortissima. Subito dopo, aspettiamo la guida per correre alla team registration, ma la guida arriva con mezz’ora di ritardo e non facciamo in tempo, quindi non otteniamo i tanto attesi zaini delle IOI (e neanche i badge). In realtà questo è solo un piccolo spoiler del ritardo cronico che aleggia a queste IOI.

Ci dirigiamo quindi verso la cerimonia di apertura, che si svolge nella storica biblioteca di Alessandria, costruita tra il 1995 e il 2002. I controlli di sicurezza egizi si dimostrano molto poco efficaci: il metal detector suona a ogni persona che passa ma non importa niente a nessuno. Come pranzo, riceviamo un panino con pollo fritto inaspettatamente decente.
La cerimonia consiste in discorsi di 20 minuti in arabo, che una volta ripetuti in inglese (maccheronico) diventano di 20 secondi. Secondo @harniver l’unico scopo della cerimonia è infatti fare propaganda araba alle nostre guide, a nostra insaputa. La visita alla biblioteca è stata annullata a causa del troppo ritardo della cerimonia di apertura.
Sull’autobus del ritorno, una guida completamente cucinata avvia la musica di Mohamed Ramadan a tutto volume.

Arriviamo quindi in hotel per la prima cena egizia, con l’obiettivo di arrivare carichi alla prima gara domani mattina. Il cibo è abbastanza monotono (cioè \text{cibo}_{i} \geq \text{cibo}_{i+1} e riceviamo lo stesso pollo fritto del pranzo).

Per mancanza di cucchiai, il dessert si mangia con il coltello

Per i leader arriva invece il momento tanto atteso: la traduzione dei task. In realtà i leader sembrano più interessati a risolvere i problemi che a tradurli. Alle 22, @TheScrasse vuole tornare in camera per recuperare il suo computer, ma i leader sono rinchiusi nel Presidential Building, e alla fine riusciranno a prendere il computer scortati da guide egizie (infatti, i leader sono in quarantena e hanno il divieto di comunicare con i contestant). Alle 2 di notte, arrivati al momento del controllo buste, i leader affermano di non voler ricontrollare, con testuali parole rivolte ai capi russi delle IOI: “we are too tired, you can check the translation better than us”.

Rientrato in camera, @TheScrasse è ottimista: “con questi problemi, prendiamo almeno 2 ori e 2 argenti!”. @harniver, invece, sostiene con molta calma che “le aspettative dei leader sono sempre troppo alte”.
Quello che nessuno sa è che abbiamo un’arma segreta per sconfiggere i cinesi, come potete vedere nel seguente screenshot:

:snake: :snake: :snake:

Ecco il sondaggio di oggi:

Quando verrà effettuata la registrazione?
  • La mattina della prima gara
  • In un momento totalmente casuale e inaspettato del day 3
  • La mattina della seconda gara
  • Durante la gara
  • Dopo le premiazioni
  • Mai
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p.s. day 1

A cena abbiamo nuovamente incontrato fwitt (vedi diari stage Huawei 2023 e IOI 2023) che si è finalmente potuto ricongiungere con @TheScrasse, @alesL05 e @BestCrazyNoob. Questa volta non in qualità di rappresentante Huawei (anzi, non lavora più lì) ma come parte della technical committee.

DAY 2

Questa giornata è caratterizzata da:

  • Mancanza di avvenimenti interessanti
  • Abbondanza di skill issue.

I contestant hanno provato a riposarsi durante la notte ma con scarso successo. In particolare le otto ore di sonno non sono bastate per rimediare alle 3+4=7 ore per cui @jamesbamber e @alesL05 hanno dormito (in totale) nei due giorni prima della partenza.
Dopo l’egizia colazione, centinaia di contestant vengono cotti a puntino sotto il sole d’Alessandria d’Egitto mentre aspettano di poter entrare nel tendone dove si svolgerà il contest.

Sì, tendone. Avete capito bene.

Il contest è composto da tre problemi:

  • Nile: Problema facile che nessuno nei quattro italiani fulla
  • Message: Problema bellissimo su cui nessuno fa punti interessanti
  • Tree: Problema difficile con subtask vari a caso. La soluzione a detta dell’onnisciente fwitt consiste in “Linear programming, but it is too difficult for you to understand”.

Uniche caratteristiche particolari della gara sono i condizionatori molestissimi, l’attesa di quaranta minuti per andare in bagno e le brioche al formaggio molto sospette.

Durante il pomeriggio i contestant si dilettano con vari giochi da tavolo al Jane Street Hub fra cui Splendor, Azul e Ricochet Robots (gioco più autistico di sempre).

A cena Vercellesi si rifocilla con un’abbondante pasto mentre @harniver spiega a @BestCrazyNoob metodi decisamente sus per aggirare l’adattività del grader di Message.

L’abbondante pasto di Vercellesi.

Nel frattempo la fauna locale si aggira all’interno della mensa cercando di farsi dare del cibo dai visitatori.

\phantom{0}

La fauna locale.

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DAY 3

La giornata di relax inizia con la condivisione delle notizie dell’ultima ora dal mondo del CP.

Petrillo

Decisamente non il Petrillo giusto.

In programma c’è la visita al lido di Alessandria d’Egitto. Tutto il team non vede l’ora di prendersi un momento di relax, mentre @fve5 decide di evitare la calura stando in camera fino al pranzo (che si terrà alle tre) cimentandosi con la preparazione dei problemi delle Pre-OII (a breve su olinfo.it!).
Sul pullman, la probabilità che in un dato momento ci sia un italiano sveglio è di 10^{-10}.
Ci trasferiamo alla Montazah Bay, spiaggia attrezzata con sedie e ombrelloni dove i contestant italiani danno prova delle loro abilità di nuoto sincronizzato acrobatico volante con lancio (lanciarsi in aria e colpire bagnanti ignari con il frisbee regalato ai contestant) in mezzo a centinaia di IOIsti che fanno il bagno.

Dopo Montazah Bay, il team decide di prendersi un po’ di libertà andando a visitare il corrispettivo Montaza Palace senza l’accompagnamento dellga guida. Il palazzo è chiuso al pubblico ma i il parco circostante è molto bello. Accompagnano la passeggiata discussioni varie sul mercato dei giochi da tavolo.

A sinistra: Montaza Palace.
A destra: Montaza Palace da un’altra angolazione.

Dato il prevedibile caldo, inizia la caccia al gelato. Dopo vari tentativi, viene individuato un negozio ben fornito di gelati e calippi al mango al prezzo di 35 EGP (Egyptian Pund). Effettuata rapidamente la conversione, i gelati risultano costare 0.70 € ciascuno e ne vengono acquistati sette. Si verrà poi a sapere che quelli sono prezzi da turisti, mentre normalmente costerebbero praticamente la metà.

Al ritorno, dopo il classico pranzo egiziano (riso, carne, patatine fritte e verdure bollite) continua lo svago. Ecco le attvità più quotate:

  • Air hockey
  • Giochi da tavolo
  • Risoluzione di rompicapi complicatissimi
  • Biliardino artistico

Prima: rotto.
Dopo: opera d’arte.

@BestCrazyNoob e @jamesbamber risolvono i rompicapi con tanta destrezza che

“se fossero così bravi a fare CP avrebbero preso due ori.”

La sera si cerca di andare a dormire presto per arrivare in buono stato alla seconda gara.

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DAY 4

Questa giornata è caratterizzata da:

  • un problema molto brutto;
  • continuazione dello skill issue del day 2.

I contestant sono tutti vicini al cutoff dell’argento, e per conquistarlo devono affrontare i seguenti tre problemi:

  • Hieroglyphs: problema con un testo cortissimo. Sembra facile, ma è un intruglio demoniaco! La maggior parte dei contestant delle IOI perde ore su questo problema, ottenendo solo 3 punti su 100. Di fatto, questo problema accorcia la gara di molti contestant da 5 ore a 3 ore.
  • Mosaic: problema in cui “Lavigna deve colorare un mosaico di argilla su una parete” (@lavinia). Il motivo di questa scelta del nome nella traduzione italiana è che il nome originale era Salma e i leader hanno voluto cambiarlo. L’idea è un meme, ma l’implementazione è fastidiosa. La maggior parte dei contestant delle IOI perde ore su questo problema, ottenendo con molta fatica 100 punti su 100. Di fatto, questo problema accorcia la gara di molti contestant da 3 ore a 1 ora.
  • Sphinx: problema bello, rovinato dalla presenza degli altri due task. La maggior parte dei contestant delle IOI non ha tempo sufficiente per pensare a questo problema.

[P.S. day 3]
Com’è possibile che alle IOI possa uscire un problema brutto come Mosaic? La risposta è semplice: nessuno propone problemi facili alle IOI, quindi l’alternativa sarebbe stata usare un task forse ancora più difficile di Hieroglyphs, abbassando forse il cutoff della menzione sotto quello del bronzo OII 2020 (27 punti). Lo stesso team italiano ha scatenato il caos inviando una major objection al problema Mosaic, segnalando tra l’altro che una versione meno brutta è già uscita su AtCoder, ma dopo 2 ore di discussioni e nonostante l’insistenza del team giapponese, la commissione di leader ha deciso di usare Mosaic (~ 40 favorevoli, ~ 30 contrari), con insoddisfazione generale.
[fine P.S. day 3]

È così che tutti e quattro i contestant sfiorano il cutoff dell’argento senza superarlo. Con un solo subtask relativamente facile in più, l’argento era assicurato! Lezione imparata.

Ovviamente, lo skill issue non sembra coinvolgere i cinesi, in particolare il mitico Kangyang Zhou, che dopo essere stato bannato da Codeforces ha fullato le IOI. In particolare durante l’analysis il team italiano, avvicinatosi sospettosamente alla sua postazione di gara, si intrattiene ad ammirare il suo codice particolarmente cinese.

All’ennesimo meeting dei leader, viene annunciato che tre contestant hanno portato il cellulare nella contest hall, e uno di questi l’ha usato in bagno. La decisione del comitato è squalificare il contestant colto in flagrante e dimezzare i punteggi di oggi degli altri due contestant. Alla fine del meeting, viene annunciata l’identità dei tre “imbroglioni”: a sorpresa, si tratta dei tre cinesi che non avevano fullato. Skill issue! Ma cosa volevano fare i cinesi con il cellulare?

  • L’hanno portato per sbaglio
  • Volevano chiedere le soluzioni ad altri cinesi
  • Volevano giocare a Genshin Impact
  • Volevano guardare la classifica
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Nel frattempo, l’azienda Wincent si fa pubblicità regalando borracce e felpe a chi risolve quattro problemi molto più facili di quelli delle IOI.

La borraccia sus di Wincent

Domani visiteremo il Grande Museo Egizio e le piramidi! Le foto seguenti preannunciano il ritorno alla schiavitù.

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DAY 5

È finalmente arrivato il tanto aspettato giorno: alle ore 9 partono i bus diretti al Cairo.
Il viaggio di andata è molto… Ancora non avete capito? Non se lo ricorda nessuno, stavamo dormendo. Nell’ultima ora in pullman @alesL05 e @BestCrazyNoob risolvono i problemi degli orali di ammisione SNS[1].

All’arrivo, la cinofila egiziana controlla scrupolosamente che non ci siano merci sospette sotto il bus, mentre si fidano tanto dei contestant che non controllano neanche l’interno.

Le piramidi sono vicine.

La prima tappa è il GEM (Grand Egyptian Museum), costruito a partire dal 2012 e non ancora completamente ultimato. L’architettura dal budget di € 1 miliardo è decisamente imponente ma la visita all’interno è molto meno impressionante.

Dopo la cottura a sole medio dei contestant nella grande piazza antistante il museo e i controlli di sicurezza dalla dubbia efficacia vengono distribuiti ricevitori radio per ascoltare le guide. Il team inizia a provare tutti gli ottanta canali disponibili alla ricerca di segnale ma riesce a captare solo un confuso parlottio sul canale sei.

A sinistra: la piazza antistante il museo.
A destra: L’imponente ingresso con la statua di Ramessus II.

La visita del museo comprende solamente la “scalianata dell’eternità”, composta da vari busti di faraoni, qualche colonna di un vecchio tempio, svariati sarcofagi e la statua gigante di un gatto. In cima alla scalinata c’è una vetrata con una bella vista delle piramidi.

Dopo la visita guidata i leader provano la gelateria all’interno del museo mentre i contestant si dirigono all’interno di un negozio dove provano un ottimo frullato dal nome “fakhfaina”. Incontrano nel frattempo fwitt che, un po’ come tutti i leader e membri dello staff, afferma:

“I’m all cooked right now.”

e

“My sleep schedule is all f***ed up”

alludendo al fatto che ha dormito a malapena un’ora l’ultima notte. Dopo l’obbligatoria visita al negozio di souvenir costosissimi, i contestant si dirigono con una mezzora di ritardo al laboratorio di scrittura di geroglifici, che rievoca traumi risalenti al secondo giorno di gara. Il laboratorio è particolarmente patriottico, come si può vedere dalla foto qui sotto. D’altronde, anche nel negozio di bevande è presente uno spiegone sulla tradizione delle lenticchie nella cucina egizia.

A sinistra: fakhfaina.
A destra: il laboratorio patriottico.

Segue il pranzo all’interno del museo, con cibo diverso da quello dei giorni precedenti e piuttosto buono. Le attività del pranzo comprendono ascoltare un pakistano che declama le bellezze della città di Karachi con i suoi 20 milioni di abitanti, competere con gli altri tavoli a chi riesce a costruire la torre di lattine più alta e osservare i dosaggi delle bevande locali.

Da sinistra a destra:

  • 7up da 320 ml
  • pepsi da 320 ml
  • acqua da 330 ml “Hayat purest well water”
  • il pakistano che declama le bellezze di Karachi
  • acqua da 600 ml con la bandiera palestinese

Dopo il pranzo, il team raggiunge i bus per percorrere gli ultimi due chilometri che li separano dalle piramidi. Si scopre che ci hanno sempre mentito riguardo al loro posizionamento:

Aspettativa: Le piramidi sono in mezzo al nulla.
Realtà: Mezza Cairo vede le piramidi dalle finestre di casa propria.

Le piramidi sono… grosse. Come ci si può aspettare. Quanto grosse? Tanto che ci starebbero dentro tutti i dieci milioni di abitanti del Cairo. (In altre parole, sono enormi)

La visita è particolarmente breve, anche perché abbiamo due ore di ritardo sulla tabella di marcia.
Non manca la foto di gruppo (nel senso gruppo di mille persone) sotto le piramidi, con Caparezza che cerca di coordinare lo scatto urlando a squarciagola.

A sinistra: i bus posteggiati sotto una piramide.
A destra: contro-scatto al fotografo che stava cercando di inquadrare mille persone da sopra un bus.
Si ringrazia @jamesbamber per il telefono di qualità con lo zoom 20x.

Dopo la visita alle piramidi, il momento più atteso della settimana: la premiazione, che si svolge in contemporanea alla cena. L’organizzazione non ha badato a spese, con una cena lussuosa con vista sulla sfinge. Le premiazioni, anticipate da una buona oretta di discorsi in arabo, è accompagnata da coreografie su Cesare e Cleopatra. Si parte dal Cairo a mezzanotte, con tre ore di ritardo.



  1. Scuola Normale Superiore di Pisa. ↩︎

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DAY 6

Dopo il ritorno alle 3 di notte del day 5, i contestant optano per la sveglia al pranzo.

La giornata di oggi vede la partenza di due membri della delegazione italiana, il primo dei quali è @fve5.
La partenza è prevista per le ore 12 al Presidential Building (in cui i leader sono in riunione già dalle 10 di mattina) e i contestant approfittano del cibo lì presente: pasticcini e panini mignon al prosciutto.
Nell’attesa dell’arrivo del mezzo (non meglio specificato) che porterà @fve5 all’aeroporto del Cairo i quattro fanno irruzione illegalmente nel GA[1] meeting.

Nel frattempo @harniver e @TheScrasse stanno votando i rappresentanti dei vari comitati.
Valerio: “In una delle schede dobbiamo ordinare le 6 opzioni in ordine di preferenza, e abbiamo quasi scelto 1 2 3 4 5 6.”
Contestant: “Ma questo voto per quale carica è?”
Valerio: “ehm… effettivamente non me lo ricordo.”

@harniver inoltre non gradisce particolarmente l’intrusione di @BestCrazyNoob durante una votazione un po’… controversa.

Ma ATTENZIONE perché c’è una novità. I poteri forti vi hanno tenuto nascosto un fatto di vitale importanza!

Il fatto riguarda l’ambigua definizione dell’aggettivo “italiani”. La delegazione italiana è indubbiamente composta dai sei già citati, ma gli italiani presenti alle IOI sono più precisamente otto.
O sette?

@JamesBamber ha la cittadinanza inglese. Conta? Io non ci capisco più niente.
  • Conta
  • Non conta!
0 votanti

E chi sono dunque i due intrusi?
La prima è @LaMatematica14, da due anni EGOIsta per l’Italia e quest’anno IOIsta per il Lussemburgo.
Potreste invece aver già notato il secondo intruso in una foto del diario che piuttosto chiaramente non ritraeva il team italiano. Infatti, quasi a insaputa degli stessi contestant italiani, @veluca ha partecipato alle IOI come guest svizzero.
Ma perché? Per provare ad entrare nel comitato tecnico. Riuscirà a vincere?

A seguito del voto e dell’ultima foto ricordo del team al completo fuori dal presidential building, l’ironia egiziana sorprende i contestant quando un membro della “Steering Committee” giunge ad informare @fve5 che lo aspettano per partire. Il mezzo si rivela essere una Mercedes nera stile limousine di alta classe.

Quattro ore non bastano per terminare tutte le votazioni, quindi i leader devono reincontrarsi alle 16 per una sessione suppletiva di meeting, in cui si scopre che @veluca ha effettivamente vinto. Nel frattempo i contestant si danno a quelle attività che seguono naturalmente la sveglia al pranzo.

Alle ore 17 giunge il momento della partenza di @harniver, che andrà a guidare la delegazione italiana alle IAIO, l’n-esimo tentativo di creare delle olimpiadi internazionali di intelligenza artificiale che si tiene a Ryiadh, cittadina dagli standard decisamente diversi da quelli egiziani.

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Dov’è il diario delle IAIO? Aspettiamo la pubblicazione! Tanto lo sappiamo che lo fate scrivere a ChatGPT.

Segue una visita alla contest hall, che adesso è un tendone buio e deserto. La visita è un ottimo spunto per far emergere lo spessore filosofico dei contestant, che riflettono riguardo le seguenti tematiche:

  • il senso della vita

  • l’effimerità dell’esistenza

  • la caducità dell’uomo

  • come una strategia che permette di avere un guadagno expected di soldi infiniti possa essere peggiore di un’altra strategia che permette di avere un guadagno expected di soldi infiniti, perché quello che conta è massimizzare la utility function del denaro, ovvero con buona approssimazione il log del denaro, il cui expected value è diverso dal log dell’expected value del denaro

  • Il fatto di essere rimasti solo in quattro

  • Il fatto di essere quattro rimasti

Segue la cena dove fwitt, dopo essersi scagliato ferocemente contro gli aeroporti turchi che non hanno il wi-fi gratis, ci spiega come fare soldi facili grazie al High Frequency Crypto Trading e all’arbitrash sui siti di scommesse (non provate a casa).

Gli italiani si recano poi nel Jane Street Hub, anch’esso vuoto e triste, dove ricevono finalmente i gadgets tanto attesi assieme allo zaino IOI (solo i contestant però, niente zaino per @TheScrasse). Dopo qualche partita al tipico gioco egiziano di carte “Screw” appare un contestant messicano molto volenteroso di imparare le espressioni più ricercate della lingua italiana. Nel frattempo distribuisce caramelle piccanti e, vedendo che @BestCrazyNoob è da solo a scrivere il diario mentre gli altri giocano a carte, li accusa di essere dei “lazy f******”.

In pieno stile egiziano, anche il “secret meeting” di @TheScrasse con la leader algerina viene rimandato dalle 22 all’1 di notte, e viene subito interrotto dal sopraggiungere di un contestant di nazionalità ignota che esordisce con domande del tipo “is he your boyfriend?”. Lei decide allora di cacciare il contestant con il trick algerino, ovvero “show him the contest hall!”. Dopo essere entrato nel tendone buio e deserto alla ricerca di una monster che non esiste, il contestant capisce di essere stato trollato. Anzi, la leader rimprovera @TheScrasse perché non è riuscito a rinchiudere il contestant dentro il tendone.


  1. General Assembly (le riunioni dei capi supremi con tutti i leader note per la brevità, il clima allegro e rilassato e gli argomenti di discussione interessanti) ↩︎

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Ci ho ripensato, e anche una strategia con guadagno expected finito può essere migliore di una con guadagno expected infinito.

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Un po’ di suspense… work in progress

Spoiler:

image

Edit: siccome mi sento un influencer, a 10 like arriva il diario (così abbiamo una scusa se non arriverà mai)

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DAY 7

Al risveglio, i contestant sono accolti da una terribile notizia: hanno staccato il wi-fi delle IOI. Come faranno ad allietarsi ascoltando i grandi classici che tanto amano? Nessun problema, @JamesBamber ha scaricato almeno un centinaio di brani sul suo telefono.
La rete normalmente attiva all’interno di tutto il campus è estremamente lenta. Non si sa se sia dovuto all’orda di CPer che submittano su CodeForces, ma si riesce a malapena a scaricare qualche messaggio. La rete inoltre si assicura di bloccare siti pericolosi come chess.com.

Durante la mattina è finalmente svelato il segreto della costruzione delle piramidi.
Sono stati gli alieni? No! Gli egizi, per motivi non ben chiariti, lavoravano al triplo della velocità. Di generazione in generazione hanno trasmesso il loro segreto della produttività fino agli alessandrini di oggi, che mostrano ancora tracce di questa capacità inspiegabile.
Così, durante la notte sono comparse sotto la finestra della camera d’albergo decine di costruzioni in legno. Fra le altre mirabili imprese compiute dagli egiziani:

  • Togliere cinquecento computer e quaranta condizionatori industriali dalla contest hall in un giorno,
  • Costruire un parco giochi con venti gonfiabili in due ore e smontarlo in una,
  • Svuotare il Jane Street hub in mezz’ora,
  • Staccare i poster appesi a sei metri di altezza sulle pareti mentre il team italiano gioca a carte nel suddeto hub.

Le piramidi, però di legno e alte due metri.
A destra un discendente del migliore scalpellino di Ramesses II.

Il resto della mattinata è uneventful, ma ci attende una delle attività migliori della settimana: la nostra guida si è offerta, con l’aiuto della guida della Maedonia, di portarci a fare un giretto ad Alessandria (la città vera, non il campus americanizzato nel quale abbiamo passato le IOI). Diciamo che l’organizzazione delle IOI non aveva proprio per niente pianificato una cosa del genere, e a breve sarà chiaro perché.

Il giretto è fissato per le ore 17. Dopo il classico ritardo (questa volta però è il classico ritardo italiano, non quello egiziano), ci incamminiamo all’esterno dell’AASTMT. Ma certo non cammineremo per due ore fino alla città! (A dire il vero la città è grande venti chilometri. Ne abbiamo visto solo una piccolissima zona.)

Utilizzeremo i mezzi di trasporto locali; i microbus. Il principale mezzo di trasporto delle grandi città egiziane è infatti un’elaborata versione dell’autostop a pagamento.
Il piano della serata prevede solamente un’attività: mangiare.
Ci dirigiamo verso un locale che serve il Koshari, piatto tipico che gli egiziani mangiano

“Every day, if you’re a university student”.

Il cibo, composto da lenticchie, pasta, riso e cipolle fritte è molto apprezzato dai contestant, che decidono di rischiare provando la “salsa bomba” del locale.

A sinistra: la “salsa bomba”.
A destra: il suo effetto.

@JamesBamber offre la cena a tutti, spendendo la bellezza di 4 euro.
Successivamente è il momento di visitare la gelateria più famosa di Alessandria.

Il più fresco di tutta Alessandria

Il gelato è consumato fra i local presso la spiaggia.

La strada davanti al mare con tipici esempi di urbanistica egiziana, qualche negozio, un paio di microbus ed i locali (inclusi i cani randagi).

I sei ritornano poi all’hotel prendendo un ulteriore microbus.
Ma la giornata non finisce qua… i quattro devono partire per l’aeroporto di Alessandria. Non essendoci una chiara separazione fra questa giornata e la successiva, termineremo qua il diario e riprenderemo al prossimo day.

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