IOI 2025 in Bolivia

Day 3 (-24 luglio)

La giornata di oggi prevede altre 5 ore di volo ed un’altra ora di fuso orario.

Ci prepariamo con un’abbondante colazione, all’insegna del famoso detto

Non mangiare domani ciò che potresti mangiare oggi

Il meta per i viaggi è infatti sfondarsi a colazione e a cena in modo da poter saltare il pranzo e risparmiare tempo prezioso.

Particolarmente apprezzata è la pietanza che i membri del team chiamano “strudel prosciutto e formaggio”.

la prima delle cinque portate della colazione di ITA-A

Il trasferimento verso l’aeroporto è effettuato nuovamente con due Uber, uno dei quali rischia un incidente in autostrada. La targa della macchina contiene un messaggio premonitore:

SPOILER???

Questo volo è della compagnia Bolivana de Aviación, nota in Italia come la compagnia aerea i cui biglietti si comprano via e-mail.

Al check-in incontriamo il primo team IOI: è l’Indonesia.

ITA-DL ricorda a tutti di staccare i tag del volo precedente dalle valigie prima del check-in, perché altrimenti gli impiegati potrebbero sbagliarsi e imbarcarle sul volo GRU - GRU.

Speriamo a questo punto di poter sfoderare il nostro certificato di vaccinazione contro la febbre gialla, obbligatorio per entrare in bolivia: tuttavia non ci viene chiesto (e non ci verrà chiesto in nessun punto del viaggio). Tanto di guadagnato perché ITA-TL lo aveva dimenticato a casa.

A Mantova non è ancora inventata la scrittura da sinistra a destra (e neanche il non sovrapporre le parole)

L’aereo è nuovamente dotato di infotainment, dal quale viene mostrato un filmato con le indicazioni per la sicurezza particolarmente ispirato alla cultura boliviana.

Cercheremo di registrare tutto il filmato sul volo di ritorno

ITA-A non manca di guardare qualche altro film con scene particolari (nel volo precedente fra le altre cose aveva assistito a The Flash che chiude un bambino in un microonde mentre sta cadendo giù da un grattacielo).

Si consiglia la visione a un pubblico d’età compresa fra 0 e 1e9 anni (inclusi)

Nel frattempo ITA-TL grinda su Polytopia e ITA-C fa pratica di disegno.

+∞ aura
Dante Arcari

All’atterraggio a Santa Cruz ci attende un’interminabile fila al controllo passaporti. Durante la coda abbiamo modo di constatare che la multa per essere entrati illegalmente in Bolivia è di €34.

Come è più pratico entrare in Bolivia?
  • Aspettando due ore al controllo passaporti
  • Saltando la coda e pagando 34 euro di multa
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Segue lunga discussione su se le valute virtuali pareggiate contro l’inflazione come l’UFV siano una genialata o una pagliacciata.

Mentre aspettiamo in coda apprendiamo che gli indonesiani non hanno aperto la practice IOI (non che il team italiano sia particolarmente preparato. La practice è stata fatta durante il volo).

Fortunatamente essendo il passaporto italiano molto swag i controlli sono molto brevi. Una sorte diversa spetta agli indonesiani, che impiegano due ore a trovare un qualche oscuro documento richiesto per il visto.

Dopo controlli di sicurezza particolarmente egizi troviamo ad accoglierci (inaspettatamente) due membri dello staff che non vedono l’ora di scattare qualche foto per il loro profilo facebook.

Soggiorniamo un paio d’ore in aeroporto mentre aspettiamo gli indonesiani, approfittandone per munirci di SIM e cambiare i nostri dollari in BOB (Bolivarianos). ITA-C contratta un tasso di cambio di 1 a 12 (quello ufficiale è 1 a 7). Segue visita ad un negozio di souvenir.

il negozio di alpaca dell’aeroporto

Nel frattempo giunge a ITA-TL un criptico messaggio in spagnolo che, una volta decifrato, ci informa che il nostro hotel di Sucre di non ha più camere libere. Dopo una risposta molto arrabbiata (sempre in spagnolo, che ITA-TL pratica su Duolingo) la nostra prenotazione risulta magicamente confermata (probabilmente a discapito di quella degli austriaci, che poco dopo informano di aver ricevuto un messaggio analogo).

Il trasferimento al nostro alloggio avviene con il pullmino privato dell’hotel e al nostro arrivo ci attende un tanfo che rende l’aria irrespirabile. L’hotel si trova a 1 minuto dall’aeroporto, in modo che non abbiamo modo di vedere la città di Santa Cruz neanche con il binocolo.

La cena è servita in Hotel. Siamo gli unici clienti e l’attesa è lunghissima (probabilmente l’unico cuoco stava facendo una pisolino). Una sorte peggiore è comunque toccata agli indonesiani che ordinando cinque minuti dopo di noi hanno dovuto aspettare il doppio.

A sinistra: Silpancho
A destra: Un Po’ di Tutto™ con patate, carne, uova sode, pomodori, formaggio, wurstel, olive, cipolle e molto sale

Domani ci attende l’ultimo volo che ci porterà a destinazione a Sucre.

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