IOI 2025 in Bolivia

IOI 2025 in Bolivia

Buenos días!

Con un breve ritardo (ma sicuramente più breve di quello dell’anno scorso), ecco a voi il diario delle IOI 2025.

La delegazione italiana è così composta:

ITA-1 Luca Baglietto - @BestCrazyNoob
ITA-2 Nicola Dindo - @nikd
ITA-3 Matteo Arcari - @MatteoArcari
ITA-4 Andrea Coato - @acoatoitgs
ITA-TL Giorgio (s)Audrito - @harniver
ITA-DL Alessandro Bortolin - @bortoz

Tuttavia preferiamo, per quest’anno, usare una notazione alternativa:

ITA = {
    "A": "Arcari",
    "B": "Baglietto",
    "C": "Coato",
    "D": "Dindo",
    "TL": "Saudrito",
    "DL": "Bortolin",
    "CH": "Versari",
}

Dopo la contesa votazione dell’anno scorso, ITA-CH fa parte dello staff tecnico delle IOI.

Per sopperire alla mancanza dei diari WEOI e EGOI che con totale disrispetto delle tradizioni non sono stati realizzati, quello delle IOI sarà composto da ben 15 episodi.

Vi starete sicuramente chiedendo da quando le IOI durano 15 giorni? Ebbene non sono le IOI, quanto il viaggio ad avere una durata biblica. Le tappe saranno le seguenti:

  • Milano Malpensa \rightarrow São Paulo (Brasile, 2 notti)
  • São Paulo \rightarrow Santa Cruz de la Sierra (Bolivia, 1 notte).
  • Santa Cruz de la Sierra \rightarrow Sucre (Bolivia, 2 notti)
  • Sucre \rightarrow Alloggio IOI (7 notti)
  • Sucre \rightarrow Santa Cruz de la Sierra \rightarrow São Paulo (1 notte)
  • São Paulo \rightarrow Milano Malpensa

Day -5 (22 luglio)

La partenza da Malpensa comincia con un miracolo: la moltiplicazione dei pani e delle carte d’imbarco.
Questo perché all’arrivo del team ai controlli di sicurezza scopriamo che la carta di ITA-D non è pervenuta ma in compenso quella di ITA-TL è stata duplicata.
Bisogna quindi ritornare al check-in, dove per buona misura viene duplicata anche la carta d’imbarco di ITA-B.

Dopo una rapida verifica ai controlli anti droga a ITA-C per accertarsi che il soggiorno in Bolivia non avesse secondi fini saliamo su un volo dalla durata di sole 12 ore.
Fortunatamente il fuso orario ha fatto in modo che il viaggio durasse 5 ore in meno.

Arrivato al suo posto ITA-B si accorge che la sua cintura è montata al contrario: si improvvisa dunque tecnico Boeing e smonta mezzo sedile.

Le 12 ore di volo vengono occupate da:

  • Visione di vari film sul futuristico sistema di infotainment dell’aereo: Oppenheimer, Interstellar, Goodfellas e 2001 Odissea nello Spazio fra gli altri
  • Fullagggio delle EGOI
  • Giocare a scacchi in LAN
  • Mangiare
  • Implementazione di quale dei seguent BBST?
  • Tango tree
  • Mango tree
  • Splay tree
  • Scapegoat tree
  • Link-cut cactus
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A sinistra: il futuristico sistema di infotainment.
A destra: ITA-{A, D} provano la pizza ligure

Cibo sorprendentemente buono

ITA-B inoltre si assicura di molestare tutte le persone che cercano di dormire aprendo il finestrino dell’aereo per fare foto alle varie località che vengono sorvolate.

Lo stretto di Gibilterra e la costa marocchina

Le isole di Capo Verde

L’arrivo in Brasile e il passaggio su una non meglio identificata città

L’atterraggio dona a tutti un sospiro di sollievo per la fine di un volo di 12 ore su sedili dal dubbio comfort.

A questo proposito sfidiamo pubblicamente @fve5 a simulare su Flight Simulator il nostro volo transatlantico.

Per arrivare all’hotel ci serviamo di due Uber, uno dei quali, dona a ITA-{B, C, DL} una botta di adrenalina con una guida che metterebbe in soggezione Max Verstappen.

Il jet-lag di 5 ore ci vede particolarmente distrutti e arrivati in stanza crolliamo immediatamente.
Per non farci mancare nulla, ITA-TL ha un febbrone e si imbottisce di caramelle al propoli per il mal di gola.

Avremo tutta la giornata di domani per esplorare _ São Paulo_.

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Day -4 (23 luglio)

Per abituarci al fuso orario sudamericano ITA-TL impone una sveglia ferrea alle 8 ma come prevedibile erano tutti già svegli alle 6 e mezza locali (le 11 e mezza nello Stato Pontificio).

Approfittiamo della giornata di libertà per visitare São Paolo.
La mattina prevede la visita del quartiere ricco, popolato prevalentemente da negozi di Dior e Louis Vuitton.
La passeggiata prevede l’attraversamento di un parco; un’emulazione della foresta amazzonica che con buona probabilità contiene gli unici metri cubi di aria respirabile della città.

All’interno del parco si trovano anche attrezzature per allenarsi all’aria aperta che il team non perde l’occasione di testare.
Risulta particolarmente difficoltoso per ITA-A dedurre il corretto funzionamento di un attrezzo per i tricipiti: interviene dunque una vecchietta che, mentre si tiene in forma, cerca di spiegarne in qualche dialetto portoghese l’utilizzo corretto.


Mens sana in corpore sano

Notiamo con un certo senso di stupore l’immane quantità di cavi che passa per un solo palo nelle strade della città. È un ottimo spunto per un discussione di un’ora su maximum flow e cricche.


Le liane di São Paolo

Giunti nel centro ricco della città vediamo… niente. E torniamo indietro.

Per trovare un posto in cui pranzare chiediamo indicazioni a uno dei receptionist del nostro hotel, che a quanto pare è l’unica persona in tutto il Brasile a parlare inglese.

Giungiamo in una churrascaria che promette molto bene e supera le aspettative dandoci a prezzi più che modesti delle bistecche che mettono in difficoltà anche i più affamati del team. La carne è accompagnata da grandi quantità di patatine, riso all’aglio e mangime per galline.

A sinistra: Churrasco
A destra: l’effetto del suddetto Churrasco

Questa abbuffata costringe il team a una dormita che si protrae fino a pomeriggio inoltrato, quando ITA TL ci obbliga invita a visitare il centro storico che si rivela di grande interesse per gli appassionati di gaming.

L’antichissima cattedrale gotica in centro, costruita nel lontano 1954, ha deciso di rimanere al passo con i tempi, dotandosi di una discreta strumentazione tecnologica full RGB atta a streammare su Twitch la messa in 4K @ 120 FPS.

Molteplici sono le vie del signore

Per il resto il centro ““storico”” di São Paolo è alquanto deludente, popolato in ugual misura da poliziotti e senzatetto.
Di ritorno dalla passeggiata optiamo per una cena leggera con frullati di frutta fresca al mango e maracuyá (per i plebei frutto della passione). Dopo una rapida spesa di 9 litri d’acqua e snack ci ritiriamo per dormire.

Nel salire le scale ci imbattiamo in una palestra di ben 4 metri quadrati che non possiamo rinunciare ad esplorare. L’attrezzo che desta il maggiore interesse è una piattaforma vibrante che dovrebbe aiutare a tonificare i glutei.


Prima del meritato riposo, ITA-A procede con la sessione giornaliera di farming punti su training.olinfo.it atta a superare @lukecavabarrett in classifica.

Alleghiamo foto della nostra visita.

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Day 3 (-24 luglio)

La giornata di oggi prevede altre 5 ore di volo ed un’altra ora di fuso orario.

Ci prepariamo con un’abbondante colazione, all’insegna del famoso detto

Non mangiare domani ciò che potresti mangiare oggi

Il meta per i viaggi è infatti sfondarsi a colazione e a cena in modo da poter saltare il pranzo e risparmiare tempo prezioso.

Particolarmente apprezzata è la pietanza che i membri del team chiamano “strudel prosciutto e formaggio”.

la prima delle cinque portate della colazione di ITA-A

Il trasferimento verso l’aeroporto è effettuato nuovamente con due Uber, uno dei quali rischia un incidente in autostrada. La targa della macchina contiene un messaggio premonitore:

SPOILER???

Questo volo è della compagnia Bolivana de Aviación, nota in Italia come la compagnia aerea i cui biglietti si comprano via e-mail.

Al check-in incontriamo il primo team IOI: è l’Indonesia.

ITA-DL ricorda a tutti di staccare i tag del volo precedente dalle valigie prima del check-in, perché altrimenti gli impiegati potrebbero sbagliarsi e imbarcarle sul volo GRU - GRU.

Speriamo a questo punto di poter sfoderare il nostro certificato di vaccinazione contro la febbre gialla, obbligatorio per entrare in bolivia: tuttavia non ci viene chiesto (e non ci verrà chiesto in nessun punto del viaggio). Tanto di guadagnato perché ITA-TL lo aveva dimenticato a casa.

A Mantova non è ancora inventata la scrittura da sinistra a destra (e neanche il non sovrapporre le parole)

L’aereo è nuovamente dotato di infotainment, dal quale viene mostrato un filmato con le indicazioni per la sicurezza particolarmente ispirato alla cultura boliviana.

Cercheremo di registrare tutto il filmato sul volo di ritorno

ITA-A non manca di guardare qualche altro film con scene particolari (nel volo precedente fra le altre cose aveva assistito a The Flash che chiude un bambino in un microonde mentre sta cadendo giù da un grattacielo).

Si consiglia la visione a un pubblico d’età compresa fra 0 e 1e9 anni (inclusi)

Nel frattempo ITA-TL grinda su Polytopia e ITA-C fa pratica di disegno.

+∞ aura
Dante Arcari

All’atterraggio a Santa Cruz ci attende un’interminabile fila al controllo passaporti. Durante la coda abbiamo modo di constatare che la multa per essere entrati illegalmente in Bolivia è di €34.

Come è più pratico entrare in Bolivia?
  • Aspettando due ore al controllo passaporti
  • Saltando la coda e pagando 34 euro di multa
0 votanti

Segue lunga discussione su se le valute virtuali pareggiate contro l’inflazione come l’UFV siano una genialata o una pagliacciata.

Mentre aspettiamo in coda apprendiamo che gli indonesiani non hanno aperto la practice IOI (non che il team italiano sia particolarmente preparato. La practice è stata fatta durante il volo).

Fortunatamente essendo il passaporto italiano molto swag i controlli sono molto brevi. Una sorte diversa spetta agli indonesiani, che impiegano due ore a trovare un qualche oscuro documento richiesto per il visto.

Dopo controlli di sicurezza particolarmente egizi troviamo ad accoglierci (inaspettatamente) due membri dello staff che non vedono l’ora di scattare qualche foto per il loro profilo facebook.

Soggiorniamo un paio d’ore in aeroporto mentre aspettiamo gli indonesiani, approfittandone per munirci di SIM e cambiare i nostri dollari in BOB (Bolivarianos). ITA-C contratta un tasso di cambio di 1 a 12 (quello ufficiale è 1 a 7). Segue visita ad un negozio di souvenir.

il negozio di alpaca dell’aeroporto

Nel frattempo giunge a ITA-TL un criptico messaggio in spagnolo che, una volta decifrato, ci informa che il nostro hotel di Sucre di non ha più camere libere. Dopo una risposta molto arrabbiata (sempre in spagnolo, che ITA-TL pratica su Duolingo) la nostra prenotazione risulta magicamente confermata (probabilmente a discapito di quella degli austriaci, che poco dopo informano di aver ricevuto un messaggio analogo).

Il trasferimento al nostro alloggio avviene con il pullmino privato dell’hotel e al nostro arrivo ci attende un tanfo che rende l’aria irrespirabile. L’hotel si trova a 1 minuto dall’aeroporto, in modo che non abbiamo modo di vedere la città di Santa Cruz neanche con il binocolo.

La cena è servita in Hotel. Siamo gli unici clienti e l’attesa è lunghissima (probabilmente l’unico cuoco stava facendo una pisolino). Una sorte peggiore è comunque toccata agli indonesiani che ordinando cinque minuti dopo di noi hanno dovuto aspettare il doppio.

A sinistra: Silpancho
A destra: Un Po’ di Tutto™ con patate, carne, uova sode, pomodori, formaggio, wurstel, olive, cipolle e molto sale

Domani ci attende l’ultimo volo che ci porterà a destinazione a Sucre.

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Day -2 (25 luglio)

Dopo una colazione costituita principalmente da pane e formaggio in varie forme, ci dirigiamo alla palestra per un risveglio muscolare.

Dopo un intenso workout 3 ore 5 minuti, metà della delegazione, nello specifico ITA-{A, C, DL}, sente la necessità di un rinfrescante bagno nella piscina dell’hotel.

La sezione con l’idromassaggio si rivela essere un porcile ma per il resto la piscina era balneabile senza il rischio di prendersi un numero imprecisato di malattie.

Come da tradizione procediamo alla realizzazione di una piramide umana che però, per via dello scarso numero di circensi, si limita a soli 2 piani:

L’apice delle abilità acrobatiche di ITA-{A, C, DL}

Segue un’interazione alquanto particolare con i manutentori della zona piscina:

  • Vedono che osserviamo attentamente le noci di cocco sulle palme.
  • Uno ci indica la direzione in cui trovare un machete.
  • In quella direzione troviamo un altro manutentore che a sua volta va a prendere un machete.
  • Usa il machete per aprirci 3 noci di cocco in modo che potessimo bere l’acqua di cocco al loro interno.
  • Lasciamo una mancia al manutentore.

Un meritato rinfresco dopo il bagno

Alle 12:00 prendiamo una navetta dell’hotel che ci conduce all’aeroporto per prendere l’ultimo volo: da Santa Cruz a Sucre.

Il pranzo in aeroporto prevede panini e pizza;

Quanto è lungo il panino che prende ITA-D?

  • 0.5 m
  • 7 U.A.
  • 1 miglio nautico
  • 12 um
  • 1 piede
0 votanti

Nel mentre ITA-B tiene a farsi revocare la cittadinanza italiana prendendo la pizza con l’ananas. In quell’esatto momento il suo passaporto si è smaterializzato e non è potuto salire sul volo.

Il volo parte con un po’ di ritardo.

qualche scatto ad alta quota

In attesa dello sbarco ci intratteniamo realizzando un time lapse dello scaricamento delle valigie in stiva.

l’attività preferita di ITA-{A, B}

Purtroppo non abbiamo potuto finire il timelapse perché ci hanno cacciati dall’aereo.

Dopo il ritiro bagagli cerchiamo di capire come trasferirci verso la città di Sucre e alcuni organizzatori delle IOI giungono in nostro aiuto assegnandoci un taxi a 4 posti su cui salgono ITA-{A, B, D, TL}.

Il viaggio procede lungo una strada talmente nuova che è ancora in costruzione (casualmente, viste le imminenti elezioni, verrà inaugurata la prossima settimana).

Le elezioni spiegano anche il perché le IOI siano state anticipate ad Agosto.

Il conducente, nel conversare con ITA-TL, oltre a ruotare la testa verso destra ruota anche il volante. Aggiusta successivamente la rotta attraverso brusche sterzate a sinistra, ad un pelo da una caduta lungo i pendii boliviani.

Arriviamo stranamente integri al nostro hotel, un monastero ricondizionato sorprendentemente bello in cui ci viene assegnata una camera da 6: due letti per i leader al pian terreno e un soppalco privé per il team.

Si dà il caso che il suddetto soppalco fosse in legno e di conseguenza ad ogni passo, sotto si percepiva uno spostamento elefantiaco.

Per cena scegliamo di cenare in uno dei locali più costosi e rinomati della città. Ordiniamo diversi piatti tipici e da bere frullati di frutta locale.

La cena, molto gradita, ci è costata in totale per 6 persone (equivalente in €):

  • 0.5 dollari austroungarici
  • 7 BOB
  • 15 UFV
  • 20 banane
  • 25 franchi congolesi
0 votanti

Qua si conclude il primo giorno a Sucre, capitale della Bolivia.

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