Day 0
Si parte alla volta del 7 settembre dall’aeroporto di Malpen… ah no, Silvio Berlusconi senza però ITA-DL che vola in Arabia direttamente dalle IOI. Dopo un lungo viaggio di 6 ore a base di succo di mela, spezzatino e film di Bollywood arriviamo a Doha, nell’aeroporto più bello del mondo. ITA-TL cerca un negozio Dior per comprare un profumo duty free. Dopo tre ore di permanenza prendiamo il secondo volo che ci porta direttamente a Riyadh. Per qualche motivo, su questo secondo volo l’aria condizionata non era molto condizionata e più passeggeri svengono per il caldo.
Giunti all’aeroporto di destinazione veniamo accolti da una schiera di paparazzi con telecamere e luci che intervistano metà del team. Ci viene anche data una bandiera italiana.
Poco fuori dall’uscita ci aspetta lo IAIOvan, così soprannominato per via della vistosa livrea con il logo delle IAIO.
Nonostante la tarda ora (siamo arrivati in hotel dopo le 4), l’accoglienza è particolarmente calorosa, a differenza dell’aria all’interno dell’hotel.
LE CAMERE ERANO A 14 °C
Ci vengono date delle borse piene di gadget, ma è solo l’inizio dell’accumulo di beni materiali.
La prima domanda che ci siamo posti arrivando all’hotel è se l’avessero comprato apposta per la competizione, spendendo l’interezza del budget rimanente nel brending, come anticipato da @BestCrazyNoob,
vista la copiosa presenza di oggetti e posti IAIO-izzati