IOI 2023 in Ungheria

Szia!

Le IOI 2023, l’evento più atteso del millennio dalla fine delle IOI 2022, è finalmente alle porte!

La delegazione italiana:

Accompagnati da Giorgio Audrito (@harniver) in qualità di Storico Team Leader (STL, da non confondere con #include <functional>), Dario Petrillo (@dp_1) in qualità di Deputy Leader (DL, da non confontere con Dannata Lombardia), e il sottoscritto in qualità di Persona Misteriosa (PM, da non confondere con Pomodoro Mattutino).

La manifestazione inizierà ovviamente lunedì e si svolgerà nella cittadina di Szeged, ma il team ha deciso di comprare i voli più economici regalarsi una vacanza a Budapest durante il weekend.

Vi terremo aggiornati attraverso l’immancabile D(i)ario™, con l’obiettivo dichiarato di battere in trashume quello delle EGOI (mentre quello dello stage a Huawei è a un livello irraggiungibile, lo ammetto).

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Day -2

Nel momento in cui ITA4, partito da Catania, atterra all’aeroporto di Budapest, il DL arriva a Ciampino (appena dietro casa), dove lo attendono il PM e un cappuccino. In entrambi i casi il volo si rivela privo di eventi degni di nota, se non che il sonno profondo del DL viene interrotto prematuramente dal carrello degli snack che sbatte contro il suo ginocchio.


PM e DL prima di imbarcarsi


ITA4 che aspetta all’aeroporto

A BUD, i tre si riuniscono e cercano modi di passare il tempo aspettando il resto della delegazione, partito da Bergamo circa un’ora dopo. Dopo aver determinato che il grafo di “Ci vuole un fiore” non è un DAG, perché contiene un self loop, la scelta ricade sull’immancabile poker polacco, seguito da un fumoso tentativo di costruire un castello di carte di Optiver.


Castello di carte: before (hope)


Castello di carte: after (sadness)

Finalmente arrivano anche i componenti nordici, altrettanto illesi, ed è quindi ora di affrontare la situazione e lasciare l’aria condizionata. Infatti, a Budapest fa caldo. Si vota democraticamente per prendere due taxi (anziché i mezzi pubblici), e i sette vengono portati nei pressi dell’appartamento dove soggiorneranno per i prossimi due giorni.

La strada che porta dall’ingresso del palazzo a quello dell’appartamento non presenta particolari trappole mortali, fatta eccezione per un cactus decisamente troppo sporgente. Dopo essersi sistemati e spartiti le camere in modo non troppo democratico, il PM suggerisce di andare a cenare nel suo posto preferito di Budapest. Incredibilmente, gli altri si fidano.

Purtroppo ci sono tavoli liberi solo all’interno, dove fa più caldo che fuori. Peggio, restano solo due tavoli da quattro, per cui il gruppo si separa in {leader} U {contestant}. Durante la cena fa troppo caldo perché si verifichino cose interessanti, quindi andiamo oltre.

Il dopocena è occupato da una visita a due dei famosi ruin bars di Budapest: Szimpla Kert e Füge Udvar. Il primo è quello più noto e turistico, e infatti i prezzi della palinka fanno fuggire presto il team (non prima di aver fatto un tour del posto, che effettivamente merita). Il secondo è un po’ meno conosciuto e non è una trappola, quindi un certo numero di persone decide di prendere da bere, cercando nel frattempo di capire se il preprocessore di g++ sia Turing completo.


Ingresso di Szimpla

Per concludere la serata, l’STL propone di andare a visitare Piazza degli Eroi, una delle più belle di Budapest, e nel mentre fare una passeggiata. Piazza degli Eroi assomiglia a Piazza San Pietro a Roma, ma:

  • è più piccola;
  • è più brutta;
  • non c’è nessun papa, mai;
  • è transennata a 360 gradi, quindi non si può entrare;
  • al posto delle statue dei santi ci sono quelle di eroi della storia ungara.

In particolare, il nome “degli Eroi” deriva dal fatto che per andare a visitarla bisogna avere molto coraggio.

Tornati al luogo dell’appartamento, i sette decidono di raggiungere il quarto piano in modi variegati. L’STL, il DL e il PM si accaparrano subito l’ascensore. ITA1 e ITA3 si teletrasportano, arrivando prima dei precedenti. ITA4 sale a piedi con calma. ITA2 aspetta il secondo giro di ascensore. Mentre qualcuno si precipita sulle docce, altri investigano un codice che non dovrebbe prendere 100 su bigsomma, ma lo fa.

Cosa riserverà loro l’indomani? C’è solo un modo di scoprirlo, e cioè leggere la prossima puntata del Diario™!

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Day -1

La truppa si sveglia con un forte desiderio di colazione, tranne il DL che si sveglia con un forte desiderio di dormire. Il Lidl di fronte all’albergo sembra una buona soluzione, e quindi parte la spedizione alla ricerca dei filtri necessari a far funzionare la macchinetta che hanno a disposizione, che fa solo caffè americano (sigh!). Constatando con amarezza che i filtri non sono in vendita, la scelta ricade sul caffè solubile, in particolare su quello di qualità peggiore. Almeno, però, sono ora muniti dei Túró Rudi, il cibo nazionale ungherese.


Spaghetti con il tricolore ungherese

Dopo non molto, il gruppo si rimette in viaggio. Il resto della giornata sarà segnato dalla costante presenza di convex hull, un tema apparentemente molto caro a ITA1-3.

Oltrepassato un cambiavalute molto conveniente che “tornerà tra 10 minuti”, il settetto si dirige a mangiare i Lángos, la tipica pizza fritta ungherese. Lo STL declama che è “praticamente una carbonara: è condita con pancetta, panna, formaggio…”. L’animo belligerante e sdegnato del DL non sarà facile da sedare dopo questa affermazione, ma alla fine ci si riesce. ITA2, per non infierire, decide di ordinare solo l’impasto.

Lasciato il ristorante senza abbandonare nessuno in bagno, nemmeno ITA4 (almeno non per molto), la giornata prosegue con la visita della parte Buda della città, quella che non è Pest. Il target è il Bastione dei Pescatori, ma in realtà le attrazioni principali sono:

  • le fontanelle dell’acqua, che costituiscono il 95% della popolazione di Buda;
  • la canicola estiva che rende le precedenti fontanelle particolarmente preziose;
  • la chiesa con la torre nera;
  • le panchine da tre persone.

La statua di un ignoto ecclesiastico suscita un interessante dibattito, che va più o meno così:

PM: Quel tizio regge un’antenna!
DL: Ma no, è una croce ortodossa.
STL: No no, è proprio un’antenna invece. Sta raccontando una parabola.

Soddisfatti della visita effettuata la squadra si dirige verso casa, non senza intercettare il primo Lidl sulla strada per rifornirsi di ghiaccioli. Ancora una volta, l’amichevole supermercato di quartiere li delude, e quindi ripiegano su una bibita all’ottimo sapore di giallo. Rinfrancati da questa conquista i nostri ripartono per raggiungere il cambiavalute. Dato che dopo sole 6 ore non è ancora rientrato dalla pausa di 10 minuti, chiedono a un cameriere del locale accanto, il quale, gesticolando e facendo segno verso la bocca, indica loro che probabilmente è stato inghiottito da un buco nero. Il cambiavalute subito dopo è comunque molto conveniente e soddisfatti i nostri eroi vanno a collassare nel loro appartamento.

Una volta tornati in possesso delle loro facoltà, si riparte per acquistare i biglietti del treno per il giorno dopo, e cercare un ristorante nei paraggi della stazione Keleti. Vince la fiducia del gruppo una food court asiatica, con tecnologia di ultima generazione: si ordina infatti in modalità touch, ovvero toccando le foto sul menù, perchè non esiste una lingua nell’intersezione di quelle parlate dalla delegazione italiana e i proprietari del locale. Inoltre, a differenza di altri posti, le sedie sono trattate con dignità e pagate adeguatamente, come si può constatare semplicemente guardandole.

La serata prosegue in appartamento, per alcuni ancora per poco, per altri fino alle 2, a debuggare pipe che non funzionano su task maker.

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Guyz STA PIOVENDOOOOO

Mi annoio quindi spammo un po’ di foto della mia esplorazione notturna.

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Day 0
Con l’arrivo a Szeged le strade dei contestant si separano da quelle di STL, DL e PM, infatti dopo la registrazione spawna la guida del team italico (nota anche come Suor Cristina) la quale seguirà i nostri eroi come un’ombra dovunque essi vadano.

ITA3 e ITA4 riincontrano tutta la bella gente del R&D di Huawei Warsaw, tra cui il mitico fwitt, dopodiché salgono nella loro camera π, dove spacchettano i gadget che includono: due magliette a testa, altrettante racchette da ping pong e gadget con il logo IOI che variano dagli occhiali da sole, ai portachiavi, ai fazzoletti e alle salviettine umidificate.

Dopo una cena decisamente anticipata (anche questa con Krisztina) i quattro esplorano il Jane Hub, dove ottengono un’altra maglietta gratis, scoprono che le PS5 esistono davvero e incontrano una vecchia conoscenza delle OII.

Le console vengono sfruttate a pieno giocando a FIFA '23 e ITA2 riesce a prendere cinque cartellini rossi nella stessa partita.


Console tecnologica

Dopo aver convinto la guida del Canada che Ferrara e la Ferrari non sono correlati (ma Ferrara e Lugli sì), i quattro finalmente tornano in camera liberando la guida. Dopo ulteriori sviluppi sugli inviluppi e su TSP lineare si va a letto.

Day 1
La sveglia suona alle 7 e la colazione procede senza intoppi (e senza guida, che ha fatto colazione a casa sua). Con Krisztina ci si ricongiunge poco dopo e poi il quartetto viene portato in bus presso la sede di gara per la practice.

Con grande sollievo si scopre che ci sono ben 5 cartelli colorati per i contestant: cibo (giallo), acqua (blu), servizi (verde), carta (bianco) e problemi tecnici (rosso), nonché una sporta e un mousepad IOI.
Dovendo lasciare tutto il necessario per la gara alla fine della practice ITA2 lascia 12 pacchetti di Baiocchi e ITA4 la bandiera sicula.

Nel pomeriggio il team partecipa alla cerimonia di apertura che include: spadaccini stivaluti che danzano, del pane con del sale, la IOI song, video promozionali ungheresi, rassegna dei maggiori geni magiari (da János Neumann a Ernő Rubik) e ballerini sicuramente capaci di risolvere il cubo di Rubik.

Non senza difficoltà i quattro riescono a sollevare il Tricolore orientato correttamente. Purtroppo l’impresa non riesce nelle successive foto con i leader.


Skill issue evidentissimo

Il resto della giornata prosegue senza grossi avvenimenti.
Domani gara.

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Day 0

La delegazione del tricolore a strisce verticali è particolarmente veloce a prepararsi e va a prendere il treno un’ora prima del previsto, grazie anche a una discreta corsa. Il mezzo è condizionato tramite la collaudata tecnologia del finestrino aperto, che tuttavia non funziona bene quando è fermo. Il fatto che il treno si fermi per quasi un’ora circa a metà strada non aiuta. Lo STL vuole scendere dal suddetto finestrino e raggiungere la vicina cittadina di Kiskunfélegyháza, ma, dopo aver fallito nel pronunciarla, ci rinuncia.

Modo giusto di mangiare uno stecco gelato sciolto

Nel frattempo, ITA1-3 continuano a debuggare pipe con l’aiuto del DL, mentre ITA4 disapprova e passa la maggior parte del tempo in solitudine. Finito con le pipe, viene debuggato anche il passaggio a livello guasto che teneva prigioniero il treno, e si riparte.

Arrivati alla stazione di Szeged, la delegazione italiana viene accolta in modo trionfale: non c’è nessuno. I leader cercano di contattare l’organizzazione locale, ma senza successo, cosicché ITA2 viene appuntato con l’onorevole carica di “custode dei bagagli” mentre gli altri cercano del cibo. Cibo che si concretizza in quantità sovrumane di grasso fritto. Come dovuta ricompensa per l’ottimo lavoro svolto, ITA2 riceve una bottiglietta d’acqua fresca.

Dopo un’ora di attesa, avendo realizzato che non verranno mai a soccorrerli, il gruppo si rassegna a prendere un tram (in modo legale, verso l’hotel sbagliato) e successivamente un autobus (in modo illegale, verso l’hotel giusto). Il prossimo mezzo di trasporto, i piedi, li conduce ancora una volta nella direzione opposta per diversi minuti, ma alla fine riescono a raggiungere l’hotel dei contestant (Forrás) e registrare il team.

L’STL, il DL e il PM provano ad aspettare una navetta delle IOI, che li porterebbe ai rispettivi alloggi, ma ovviamente nessuna navetta si materializza. Con amarezza, si dirigono allora a piedi attraverso il ponte più assolato di Szeged e verso la libertà (cioè le docce). In camera, i leader collassano, mentre il PM vorrebbe collassare ma glielo impedisce il suo compagno di stanza, che gli racconta vita, morte e miracoli del software che ha sviluppato per disegnare organi.

La cena si tiene al Novotel dei leader, dove il PM deve recarsi a piedi. Il cibo è meh anche paragonato alle aspettative, ma almeno il pasto è allietato da interessanti digressioni sulla malsanità di CMS con gli argentini.

Per concludere la giornata in bellezza, i tre non-contestant riesumano dei blocchetti di Jenga perduti da tempo, che usano proprio per giocare a Jenga. La prima partita finisce con grande skill issue ancora prima di iniziare, mentre la seconda, nonostante gli sforzi per rendere la torre il più instabile possibile il prima possibile, dura più di quanto avrebbe dovuto. Purtroppo, però, i tentativi dell’STL di hackerare l’XBOX falliscono miseramente (altro skill issue).

Così, sul far della mezzanotte, il PM si ridirige verso l’Art Hotel (con una temperatura decisamente più piacevole), e il sonno prende possesso.

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Day 1

È stata una giornata triste e faticosa.

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Day 2

Giornata di gara, la nostra squadra prende un piazzamento in zona argento e due in zona bronzo, ma manca un’altra giornata di gara e quindi è ancora tutto da vedere:

https://ranking.cmsioi2023.hu/live

I nostri sono tutti molto affaticati, e quindi non succede molto altro, con in particolare DL e PM che collassano ripetutamente nei posti più disparati (divani, gradini…). Ma li attende il Day 3 con una fantastica gita…

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E anche quest’anno finisco il diario l’anno prossimo.

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my-disappointment

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