Ciao a tutti! Due zero settimane fa ci sono state le EGOI IIOT in Turchia Egitto. Per gli interessati, abbiamo fatto un resoconto delle varie giornate, con i momenti più memorabili per tutti (in bene o in male )
~semicit.
Day0
È la mattina di venerdì 26 maggio (1685052000
), le squadre ITA2 e ITA3 [1] si incontrano con @bortoz a Milano Centrale e prendono in tempo il regionale 2938
direzione Malpensa, dove si uniscono a ITA1.
Dopo aver superato i controlli, fanno razzia di acqua potabile nei bagni dell’areoporto per assicurarsi di non morire di disidratazione (quantomeno fino alla sera) [2].
Il volo MS704
parte in orario con direzione Il Cairo. A bordo la delegazione italiana viene lautamente nutrita con verdure freschissime e cibi aerobici [3].
Dopo 3 ore e 50 minuti spese nell’etere, l’aereo finalmente atterra su una pista nel mezzo del deserto, ma impiegherà ancora più di 15 minuti per raggiungere l’areoporto viaggiando su ruote.
All’aeroporto le squadre vivono attimi prolungati [4] di terrore, aspettando che le proprie valigie compaiano sul nastro trasportatore, temendo di non rivederle mai più.
Quando anche l’ultimo membro di ITA2 recupera il proprio bagaglio, tutta la delegazione corre furiosamente fuori dall’aeroporto, dove trova ad aspettarla un pulmino sospetto marchiato Apple.
Il pulmino:
- sedili brandizzati Apple
- copertina/moquette/tappetovolante sul cruscotto decorata con Sfinge™ e Piramidi™
- servizio di broadcasting del Corano dai migliori minareti del Cairo
- servizio di areazione naturale [5]
Il viaggio è lungo e tortuoso ma regala emozioni. Gli azzurri si divertono a contemplare le svariate tipologie di auto egiziane, constatando che nessuna di esse ha meno di vent’anni.
Prese a caso N macchine sull’autostrada Il Cairo-Port Said, sia X_N il numero di auto in panne. Dopo un’attenta osservazione, il gruppo stima \mathbb{E}[X_N] \approx N / 50.
Piramidi di Cheope, Chefren e Micerino.
Allo scoccare della mezzanotte appare il cartello “Port Said”: la terra promessa!
Ancora un po’ di slalom tra nativi in scooter, cani randagi e macchine raggianti di neon e il pulmino raggiunge l’Arab Academy of Science and Techonology. La delegazione del bel paese viene accolta con entusiasmo e a sua volta si emoziona scoprendo che è prevista la cena (è pur sempre l’una). Prima però visitano gli alloggi. Varcata la soglia, l’entusiasmo crolla immediatamente.