Day 12
Ultimo giorno di lavoro; ci attende la presentazione del lavoro svolto che però viene rimandata al pomeriggio per un meeting del tutor.
Persa la speranza di avere il pomeriggio libero, ritocchiamo le slide fatte la notte prima, con grande misericordia da parte di @Argon18, che tra l’altro realizza degli stupendi grafici.
Professionals have standards
Dopo la presentazione è ora di dire addio. Ma non ce ne andremo senza lasciare un segno.
La lavagna dell’ufficio offre ampie possibilità.
@lorenzoferrari lascia una delle più grandi citazioni di Elio di Elio e le storie tese. “Quale?” vi starete chiedendo.
Chiaramente la sua caratterizzazione preferita degli insiemi di cardinalità al più \aleph_N
Io e @jamesbamber decidiamo invece di esprimere tutta la nostra gratitudine verso il tutor che per due settimane si è assicurato che non cazzeggiassimo 8 ore al giorno.
Lasciamo per l’ultima volta l’ufficio
e @lorenzoferrari propone di uscire non dall’ingresso principale, in modo che il filo invisibile che percorre tutti i nostri spostamenti rimanesse indisslubilmente legato all’ufficio.
Questa proposta finisce solo per degenerare nel resto della giornata, visto che cominciamo a passare sotto o girare attorno a qualunque cosa.
Nel pomeriggio visitiamo il parco olimpico di Monaco, decisamebte enorme e vivo. Decine di bancarelle, negozi ambulanti, street food, attrazioni sportive e molto altro.
@lorenzoferrari sfoggia tutte le sue abilità nel rimanere in equilibrio su una tavola da surf appoggiata su un cilindro, mentre il mio tentativo si conclude con una scivolata che fionda la tavola a 3 metri di distanza.
Nei paraggi ci sono anche skate park, campi da basket e un lago attrezzato da Redbull per il wakeboard, con una teleferica motorizzata che tira la tavola per il lago.
Riusciamo a recuperare, tra l’altro, dei cappelli.
Dopo una cena a base di tutto quello che è rimasto nel frigo ci poniamo il problma di smaltire la pianta di basilico che dal primo giorno ci ha tenuto compagnia. In quattro allora usciamo e proviamo a regalarla a qualche passante.
Sorprendentemente, nonostante fosse quasi mezzanotte, al terzo tentativo riusciamo a smerciarla.
La serata si conclude verso le 2 dopo un giro notturno per Monaco dove gli unici cenni di movida provengono da gruppi di italiani, probabilmente in viaggio di maturità, che accerchiano un sassofonista di strada e trasformano il marcapiede in un night club.