Ecco arrivato l’EGOI diario!
ITA-1 Lavinia Tornaghi
ITA-2 Noemi Gambirasio
ITA-3 Serena Federici
ITA-4 Sofia Maragò
X[] = {1, 2, 3, 4}
Team Leader Luca Versari
Deputy Leader Alessandro Bortolin
DL, ITA-4, ITA-2, ITA-3, ITA-1, TL
Day 0 - L’arrivo - 15 luglio 2023
Come sappiamo un viaggio per le Olimpiadi non può essere considerato tale se non è paragonabile ad un’odissea o, nel migliore dei casi, costellato di mini infarti causa ritardi. Così Malta Air procede a causare il primo infarto alle ITA-X e ai leader annunciando uno sciopero non solo il 15 luglio, ma proprio sulla fascia oraria del loro volo.
Problema 1
Dato il seguente task: riuscire ad arrivare a Copenaghen senza intoppi e con ritardi ammissibili partendo da Bergamo durante uno sciopero della Malta Air con un volo della Malta Air. Restituire una stringa S riguardante la probabilità di riuscita del task
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Ovvio, il mondo è una Svizzera” se credete che gli scioperi siano complotti volti a far prendere accidenti.
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“Annoto” se prendete atto della cosa e ve ne sbattete
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“#doubt” se credete che andarci a piedi senza passare per ponti internazionali non sia poi un’idea così cattiva.
Con grande sorpresa di tutto il team la risposta a questo quesito è la 1, purtroppo.
Il primo evento pseudo-sconvolgente della mattina capita a ITA-3, che mentre sta per andare in stazione scopre che il treno con cui deve raggiungere Milano non è ancora partito. Una volta segnalato un effettivo ritardo di 35 minuti, l’unica soluzione è quella di farsi portare in macchina a Orio. Partiamo bene.
ITA-X- deputy e leader sono invece arrivati a Bergamo senza alcun ritardo di treno preoccupante (già questo di suo rappresenta un evento sconvolgente). Successivamente i nostri eroi hanno imbarcato le valige controllando compulsivamente la poco rassicurante scritta “Operated by Malta Air” di fianco al loro volo, che rimaneva sempre meglio di un “Canceled”, e si sono messi in fila per i controlli pregando mentalmente il pilota del loro volo di non abbandonarli per combattere per i suoi diritti. Il team ha quindi inaugurato il tema ricorrente di questo viaggio, il gioco d’azzardo, con la prima scommessa riguardante il tempo di attesa ai controlli, rivelatosi poi essere un onestissimo 21 min. Perché giustamente siamo in Italia e se il tempo stimato è 15-20 min di almeno un minuto in eccesso devi sforare. Finiti i controlli e compiuto l’ardua scelta sul dove mangiare si sono avviati verso il gate. Si, perché in tutto questo era comparso il gate del volo accendendo lumi di speranza in tutti i membri del team. Inizia quindi la ricerca di una mitologica figura chiamata pilota di aerei che continua una volta imbarcati e seduti.
Incredibilmente l’essere mitologico non si fa attendere presentandosi tutto sorridente e consapevole di aver salvato la giornata a molti dei passeggeri. Il team non era ancora molto convinto perché che il pilota decidesse di scioperare nel bel mezzo del volo sembrava comunque un’opzione più probabile di partire viste le premesse. Quando tutto il team stava per commuoversi perché tutto sembrava in orario viene comunicato il seguente annuncio: “dobbiamo rimuovere dalla stiva il bagaglio di una persona che non è più su questo volo” che comporta un moderato ritardo, così dopo l’immancabile scommessa sull’orario di partenza alle 14.37 l’aereo si stacca dal suolo. Il team rimane scioccato anche dopo l’atterraggio a Copenaghen, ma si deve subito riprendere per macinare chilometri pseudo-interminabili di corridoi all’interno dell’aeroporto.
Bene, Copenaghen raggiunta e per una volta tutto quello che poteva andare storto è andato dritto. Il punto è che Copenaghen non è la destinazione finale dei nostri 6 protagonisti che ora devono attraversare il ponte più lungo d’Europa per arrivare a Lund, in Svezia, e far raggiungere al team leader il record di 4 nazioni calpestate in un giorno. Raggiungono dunque le guide che dovrebbero accompagnarli sul ponte e con loro si dirigono alla fermata del treno. Qui vengono scaricati ad un poveretto che in una giornata si era fatto 9 volte la traversata sul ponte e incontrano alcuni degli altri team. Inizia dunque l’attesa perché i treni danesi avevano deciso di voler fare concorrenza a Trenitalia non solo quanto a ritardi. Una volta preso il treno infatti sono costretti a scendere a Mälmo per un’improvvisa cancellazione del treno, perché giustamente ricordiamo che senza problemi vari un viaggio per le Olimpiadi non può essere considerato tale. Così, dopo essere scappati da una squadra di calcetto egiziana, il team segue il resto del gruppo sul treno che li porterà a qualche fermata di tram dall’hotel. Tutto troppo liscio lo so, solo un cambio di treno non è abbastanza per il team italiano in trasferta. Nessun problema ci pensa il telefono di ITA-4 a rendere tutto più dinamico, decidendo di non seguire la sua proprietaria e il resto del team in albergo e rimanendo dunque sul treno incomincia a passare di stazione in stazione.
- Svedesi e Danesi non toccano le cose altrui neanche per portarle al centro oggetti smarriti, non sia mai che qualcuno pensi ad un possibile furto anche solo per un attimo
- Il telefono è diventato parte integrante del treno
Comunque nessun problema per ITA-4, come dimostrato più avanti dal nostro ingegnoso deputy leader, il computer è anche più comodo del telefono per chiamare, giusto?
Dopo aver incontrato la guida con lei prendono il tram per l’albergo qui il viaggio si conclude, almeno per le 4 contestants. L’albergo è l’Elite Hotel Ideon situato nel bel mezzo di uno sconfinato campus universitario che il team scopre essere abitato dal praticamente 50% della popolazione di Lund. Dopo aver sistemato i bagagli nella camere al dodicesimo piano, raggiungibili giustamente da solo un ascensore su tre, il team si dirige a cena alle 17.30 sconvolgendo ITA-2 abituata a mangiare alle 21. Non sarà l’unica a rimanere sconvolta perché ad attenderli c’è un piatto di pasta con insalata confezionato che non fa affatto ben sperare sul livello culinario della competizione.
la “cena”
Dopo aver rinunciato quasi tutti a finire la “cena” si procede ad istruire la guida sul gioco da carte immancabile in ogni competizione di informatica, il “poker polacco” che nel giro di questo viaggio subirà grandi upgrade. Il team saluta la guida per raggiungere la caffetteria dell’albergo, dopo qualche altra partita a poker polacco, i leader recuperano i bagagli che giusto qualche minuto prima ITA-3 aveva scambiato per il cestino dei rifiuti e si dirigono verso il loro lussuosissimo Motel concludendo così il giorno 0 di queste EGOI.